Ridurre la durata della commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: per le indagini un tempo massimo di tre anni.
Apprendiamo una nota riportata da Il Corriere della Sera, dove il senatore Costanzo Della Porta di Fratelli d’Italia ha chiesto di ridurre i tempi d’indagini della commissione d’inchiesta aperta sulle scomparse di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.
E’ stato presentato un emendamento chiedendo “Al comma 1, sostituire le parole: ‘per la durata della XIX legislatura’ con le seguenti: ‘per la durata di due anni’.
In caso di rifiuto, è pronto un altro emendamento con un tempo limite fissato a tre anni.
Si ipotizza che la maggioranza di centrodestra voglia ridurre i tempi dopo le polemiche sulla figura di Giovanni Paolo II in seguito alle dichiarazioni di Pietro Orlandi. D’altra parte, il fratello di Emanuela ha ripetutamente affermato che le sue parole sono state estrapolate dal contesto e utilizzate per screditarlo.
“Le notizie secondo le quali nella maggioranza si starebbe pensando di modificare al Senato il testo per dare il via libera alla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori sono un pessimo segnale per le loro famiglie e per il Paese.
Francesco Silvestri, capogruppo del M5S alla Camera, ha dichiarato che è inaccettabile ritardare l’approvazione della commissione solo per limitare la sua capacità di scoprire la verità e fare giustizia.
Gli episodi che hanno coinvolto Emanuela e Mirella hanno eroso la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Il Parlamento deve assumersi la responsabilità di fornire spiegazioni sulla vicenda.